Published online by Cambridge University Press: 20 September 2016
This paper discusses the survey evidence from the Orientalizing and Archaic settlement and funerary sites at Nepi (ancient Nepet), one of the first Latin colonies outside Latium adiectum. The comparison of its pre-Roman, pre-colonial developments to the Roman patterns from the Nepi Survey Project and the trends from other Latin colonies in southern Etruria allows the examination of the local effects of Roman colonialism. The evidence shows that Nepi seemed to develop as an independent city state in the Orientalizing period, peaked in the Archaic period and weakened before the capture of Veii in 396 bc, making it easier to defeat. Rural settlement all but disappeared afterwards with similar hiatus apparent at the sister colony at Sutri as well. In the third century bc the first few villas near the town appeared as a sign of the establishment of a Roman settlement pattern. The extensive ‘rural colonization’ at Nepi, similarly to Sutri and Cosa, started only in the second century bc when all southern Etruria had entered a colonial phase and could develop alongside Rome. Thus, Latin colonization disrupted earlier patterns and the colonies appear to have been originally outposts set up to secure new territory.
L'articolo è incentrato sulle testimonianze da ricognizione dell'insediamento e delle necropoli di età orientalizzante e arcaica di Nepi (l'antica Nepet), una delle prime colonie latine fuori dal Latium adiectum. La possibilità di paragonare lo sviluppo di Nepi dal modello preromano e precoloniale a quelli romani grazie al Nepi Survey Project con le linee di tendenza desumibili da altre colonie latine nell'Etruria meridionale dà la possibilità di esaminare gli effetti del colonialismo romano su scala locale. I dati mostrano che Nepi sembra svilupparsi come una città stato indipendente durante il periodo Orientalizzante, raggiungendo la sua acme durante il periodo arcaico e indebolendosi prima della conquista di Veii nel 396 a.C., rendendo in questo modo più agevole la sconfitta. Gli insediamenti rurali — con uno iato riscontrabile anche nella ‘colonia sorella’ di Sutri — scompaiono del tutto dopo questa data. Nel II sec. a.C. appaiono poi le prime rare villae nei pressi della città, segno di adesione al modello di insediamento romano. L'estensiva ‘colonizzazione rurale’ a Nepi, così come a Sutri e a Cosa, comincia solamente nel II sec. a.C., quando tutta l'Etruria meridionale è entrata in una fase coloniale e segue quindi uno sviluppo parallelo a Roma. È dunque possibile sostenere che la colonizzazione latina costituisce un blocco per i modelli insediativi più antichi e che le colonie sembrano essere state originariamente avamposti fondati per proteggere nuovi territori.