Published online by Cambridge University Press: 11 October 2011
Objective - Following the introduction of guidelines of rational drug use, the pharmacoepidemiology of psychotropic drugs was investigated in a sample of long-stay patients living in a Italian psychiatric hospital. Design - Aprospective, longitudinal two-year follow-up study was carried out. Information about sociodemographic and clinical characteristics of the inpatientpopulation, and about medications prescribed, was collected at baseline and after one and two years of follow-up. Setting - Three wards of the psychiatric hospital of Milan. Main outcome measures - Number of patients taking psychotropic drugs, number of patients taking more than one neuroleptic or benzodiazepine, mean neuroleptic dose, psychopatological status according to the Brief Psychiatric Rating Scale (BPRS). Results 70 patients were recruited and followed for two years. At follow-up a reduction in the number of patients taking neuroleptic drugs was recorded, together with a 50% decrease in the number of patients taking more than one neuoleptic. A reduction in the use of depot formulations was in addition shown. Patients taking benzodiazepines decreased of 50%. According to the BPRS, no psychopatological changes were observed during the study. Conclusions - These data suggest that education in psychopharmacology may guide towards a more rational use of drugs; longitudinal clinical audits should be implemented to monitor everyday practice.
Scopo - Documentare la possibilità di migliorare la qualità delle prescrizioni di psicofarmaci in una coorte di pazienti ricoverati presso l'ex ospedale psichiatrico di Milano. Disegno - Studio prospettico con follow-up a due anni. La razionalizzazione delle prescrizioni psicofarmacologiche è stata realizzata seguendo criteri generali di uso razionale degli psicofarmaci. Nel corso dei due anni di studio sono stati registrati i cambiamenti nella terapia psicofarmacologica ed eventuali variazioni psicopatologiche rilevate mediante la somministrazione della Brief Psychiatric Rating Scale (BPRS). Setting - Tre reparti dell'ex ospedale psichiatrico «Paolo Pini» di Milano. Principali misure utilizzate - Numero di pazienti in terapia psicofarmacologica, numero di pazienti in politerapia, dosaggio di neurolettico in equivalenti di clorpromazina, and amento psicopatologico. Risultati - Sono stati reclutati 70 pazienti. Al follow-up si è verificata una riduzione del numero dei pazienti in terapia con neurolettici; il numero di pazienti in terapia con due neurolettici si è dimezzato, e nessun paziente assumeva tre neurolettici al termine dello studio. In aggiunta, si è ridotto l'uso di formulazioni depot. Per quanto riguarda gli altri psicofarmaci, il numero di pazienti in terapia con benzodiazepine si è praticamente dimezzato. A fronte di queste modifiche farmacologiche, non si sono evidenziati cambiamenti psicopatologici di rilievo, come documentato dall'and amento dei punteggi alia BPRS. Conclusioni - Questo lavoro evidenzia la possibilità di trasferire nella pratica clinica di routine indicazioni di uso razionale degli psicofarmaci. Viene inoltre suggerita l'utilità di un monitoraggio longitudinale di tutte le pratiche assistenziali e terapeutiche che quotidianamente vengono messe in atto.