Published online by Cambridge University Press: 11 October 2011
Objective — This research concerns those patients who most attend the community Mental Health Centre (CSM), hereby called «everyday patients». According to a previous research (Pileggi et al., 1992) a sample of patients mostly attending the Centre had been pointed out. Basing on the number of attendances, it emerged that some of those patients (57) had been on the average attending the Centre more than twice a week and, despite being only 10% of the total number of users, they had taken on a large share of the services offered by the Centre (30%). Therefore, those patients were the ones the Centre had been working for more intensely and continuously. Three years later, the object of this research is to check the assistance and clinical destiny of such patients and compare their patterns of attendances to those ones regarding the remainder of the CSM users. The hypothesis is that «everyday patients» are assisted by different and continuous treatments and that such a procedure prevents patients from dropping out and determines a strong reduction in relapses and less frequent attendances. Design — Longitudinal study on a 42 patient sample (19 males, 23 females) on therapy at CSM. Setting — Mental Health Centre, «Saragozza» District, Sanitary Unit of Bologna. Main outcome measures — The following elements have been examined: 1) social and demographic features; 2) duration of psychiatric history; 3) clinical diagnosis according to DSM-HI-R, set by patients personal psychiatrist; 4) global functioning level as examined by two psychiatrists or psychologists from the Centre, using DSM-III-R Global Functioning Scale (GFS); 5) actions carried out and patterns of using the CSM services over the past 12 months. Concordance measures among independent examiners (Cohen K) and non-parametric variability measures for comparison between groups (Chi-square and Kruskal-Wallis tests) have been used. Results and conclusion — Results partially confirm the original hypotheses. In particular, complicated services (psychological and pharmacological therapies and rehabilitation) are carried out for the most of «everyday patients» and much more intensely to them than to the remainder of the users. No drop-out has been found out, the global functioning level of the patients is good in most of cases and the number of necessary admissions to psychiatric wards has been reduced. However, the «attendance share» relevant to the sample of «everyday patients» is still high compared to the total number of the CSM users. Besides, discharge rate is nought.
Scopo — Il presente lavoro riguarda i pazienti che utilizzano più frequentemente il Centro di Salute Mentale (CSM) territoriale, definiti «pazienti quotidiani». In un precedente lavoro (Pileggi et al., 1992) era stato individuato un campione di pazienti alti utilizzatori. In base al numero di accessi, risultò che alcuni di questi pazienti (57) frequentavano il Centro in media più di due volte ogni settimana e, pur costituendo solo il 10% della popolazione degli utenti del quadrimestre di campionamento, «assorbivano» una quota considerevole (30%) delle prestazioni erogate dal Centro. Si trattava perciò dei pazienti per i quali il Centro lavorava — da un punto di vista quantitativo — più intensamente e continuativamente. Con il presente studio ci si è posti l'obiettivo di verificare a distanza di tre anni il destino assistenziale e clinico di tali pazienti e di confrontare il loro pattern di utilizzo del servizio con quelli della restante utenza del CSM.
L'ipotesi formulata è che i «pazienti quotidiani» risultino seguiti dal CSM attraverso interventi complessi e continuativi e che tale schema di trattamento eviti l'abbandono del servizio da parte del paziente (drop-out), garantendo una sostanziale diminuzione delle ricadute (espresse dal ricorso al ricovero psichiatrico e dal grado di funzionamento globale del paziente) ed una riduzione dell'intensità degli interventi attuati. Disegno — Studio longitudinale di un campione di 42 pazienti (19M e 23F) in età compresa tra 26 e 78 anni, in trattamento presso il CSM, osservati in due momenti (base e follow up 3 anni). Setting — Centro di Salute Mentale Distretto Saragozza, Azienda USL Città di Bologna. Misure utilizzate — Sono stati presi in considerazione: 1) le caratteristiche sociodemografiche; 2) la durata della storia psichiatrica, rilevata dalle cartelle cliniche; 3) la diagnosi secondo il DSM-III-R, formulata dal medico personale del paziente; 4) il livello complessivo di funzionamento, valutato da due medici/psicologi del Centro tramite la scala di Valutazione Globale del Funzionamento (VGF) del DSM-III-R; 5) gli interventi effettuati ed il pattern di utilizzo del CSM nei dodici mesi precedenti il census-day. Sono state utilizzate misure di concordanza tra i giudici indipendenti (K Cohen) e misure di variabilità per il confronto tra gruppi (x2 e Kruskal-Wallis). Risultati e conclusioni — I risultati confermano parzialmente le ipotesi formulate. In particolare, gli interventi complessi (psicologici, farmacologici e riabilitativo-assistenziali) vengono attuati per la maggior parte dei pazienti quotidiani ed in misura maggiore che per la restante utenza. Non si registrano drop-outs ed il livello di funzionamento complessivo dei pazienti si mantiene soddisfacente nella maggioranza dei casi, mentre il ricorso al ricovero psichiatrico si è sensibilmente ridotto. Rispetto alla utenza complessiva del CSM risulta invece ancora elevata la quota di interventi assorbita dal campione di pazienti quotidiani, per i quali si registra anche un tasso di dimissione nullo.