Published online by Cambridge University Press: 11 December 2019
As Italian society struggles to come to terms with the presence of Chinese immigrants and with changing global patterns of industrialisation and shifts in the dynamics of industrial power, the question of Sino-Italian relations is increasingly present in Italian cultural representations across media and genre. Among the themes which recur within Italian discourse on Chinese industry are Made in Italy vs Made in China, tradition vs modernity, and environmental responsibility. In this paper, I offer a reading of the complex and, at times, ambivalent treatment of these themes in Gianni Amelio's 2006 film, La stella che non c’è (The Missing Star), and Alessandro Perissinotto's 2014 novel, Coordinate d'Oriente (Oriental Coordinates). Central to my analysis of the two works is an examination of the trope of contacts between the economies and societies of the two countries being sublimated in the fictional narratives into relationships between Western men and Chinese women. Against this backdrop, I propose an interpretation of the power dynamics which underpin the narratives.
La questione delle relazioni sino-italiane è sempre più presente nelle rappresentazioni culturali italiane su diversi media e in diversi generi, e si potrebbe attribuire questa attenzione al tema alla presenza nella società italiana di immigrati cinesi e alla percezione di nuovi modelli globali di industrializzazione e di cambiamenti nelle dinamiche del potere industriale. Tra i temi che ricorrono nel discorso italiano sull'industria cinese ci sono il Made in Italy e il Made in China, la tradizione rispetto alla modernità e la responsabilità sociale e ambientale. In questo articolo, si offre una lettura del trattamento complesso e, a volte, ambivalente di questi temi nel film La stella che non c’è (2006) di Gianni Amelio, e nel romanzo di Alessandro Perissinotto, Coordinate d'Oriente (2014). Si ipotizza inoltre che, nelle due opere, i contatti tra le economie e le società dei due paesi vengono sublimate in relazioni tra uomini occidentali e donne cinesi. In questo contesto, si propone un'interpretazione delle dinamiche del potere che sono alla base delle narrazioni.