Published online by Cambridge University Press: 17 July 2018
L'interrogativo principale cui ci si propone di dare una risposta in queste pagine è: perché (e come) riflettere sul concetto di generazione politica? L'interrogativo è apparentemente confinato ad un tema dai contorni piuttosto limitati. Il nodo da sciogliere, in realtà, è assai più complicato ed è da rintracciare nella palese insufficienza dell'armamentario sociologico tradizionalmente adottato per lo studio del mutamento politico. Un esempio di come si pone il problema è forse utile anche ai fini analitici. Nella storia europea uno dei dati ricorrenti è quello di una duplice forma di conflitto che ha sempre agito come motore di mutamento politico: da un lato il conflitto tra le nazioni e dall'altro lato il conflitto tra le classi. Il conflitto tra la coscienza nazionale e la coscienza di classe è stato in generale risolto a vantaggio del valore della nazione; tuttavia oggi questi due tipi di conflitto non hanno molto spazio perché sono mutati – forse in modo irreversibile – i loro fondamenti sociali, culturali e politici.
A systematic analysis of the concept of political generation as a tool to highlight continuities and ruptures in social and political history is proposed starting from Ortega y Gasset's and Mannheim's seminal contributions. In order to operationalize the political generation concept, three types of factors which influence generational identities must be taken into account: age, cohort, and period effects. Some contemporary approaches referring to these dimensions are critically assessed, in view of a comparative analysis of the impact of different political generations on the political culture of today's Europe. In conclusion, macrosocial processes – such as new forms of political communication and mass unemployment – on the persistent cycle of political disaffection of the younger generations of Europeans are indicated as elements which affect a particularly problematic new political generation.